La Fondazione Gabriele Cusani è stata costituita nel dicembre 2008 dai fratelli gemelli Dario (presidente) e Sergio (consigliere) in memoria del padre.
Gabriele Cusani (Napoli 1917-1992) laureato in legge, avviato alla carriera diplomatica, è costretto a dar vita all'Industria Metalrame S.p.A. (profilati di rame per linee elettriche e ferroviarie) per contribuire alla ricostruzione del Mezzogiorno distrutto dalla guerra. A 53 anni i primi sintomi del parkinson lo portano a cedere nel 1973 l'industria alla Metallurgica Italiana degli Orlando. Appassionato di musica jazz che suona al piano ad orecchio, è collezionista di arte.
Nel 2010 l’atto notar Giuseppe Fiordiliso modifica la denominazione in Fondazione Gabriele e Lidia Cusani Onlus
Lidia Moschini (Napoli 1920-2010), dimostrò sin da giovane il suo dinamismo lavorando nell’industria paterna di alluminio, ma interrompendo gli studi universitari. Con il matrimonio collaborò attivamente nell'industria di rame del marito e dopo la cessione nel 1973, creò a Napoli un importante laboratorio di ricamo per ragazze disabili. Profuse la passione per il bello nella villa liberty di Posillipo dove creò un grande giardino all’italiana con fiori rari.
Dario Cusani
Dario Cusani (Napoli 1948) a 9 anni inizia a studiare il pianoforte, abbandonato nel 1964 per il collegio militare Nunziatella dove inizia a dipingere. Dal 1967 lavora nell'industria di famiglia ceduta nel 1973. Si laurea in Economia e, diventato giornalista, avvia a Napoli varie attività imprenditoriali nel settore della comunicazione (editoria e pubblicità) che prosegue a Roma dove si trasferisce nel 1985 al neonato quotidiano Reporter creando la concessionaria di pubblicità. La chiusura del giornale nel 1986 lo spinge ad abbandonare l'imprenditoria per l'arte (pittura e musica), già praticata da oltre 20 anni e mai abbandonata.
Sergio Cusani
Sergio Cusani (Napoli 1948) dopo la licenza liceale viene mandato dal padre alla Bocconi a Milano per laurearsi e tornare a Napoli nell'industria di famiglia. Non si laureerà per poter frequentare l'università dove diventa leader del Movimento Studentesco e non tornerà più a Napoli. Alla fine degli anni settanta diventa imprenditore nel settore finanziario fino all'avvento di Tangentopoli nel 1993. Dopo l'esperienza carceraria avvia iniziative nel settore sociale con la Banca della Solidarietà e l'associazione Liberi a sostegno dei carcerati. Dagli anni 2000 torna al suo impegno di finanza sociale degli anni ’70 in difesa dei lavoratori e contro gli sprechi delle imprese pubbliche.