La Fondazione Cusani ha per obiettivo la realizzazione di progetti sociali. Dopo quelli avviati da Sergio Cusani per gli adulti nel mondo dei carcerati e del lavoro, il fratello gemello Dario, grazie alla sua esperienza di artista, ha avviato iniziative per la formazione dei bambini che sono il futuro di una Nazione. Il luogo prescelto è la scuola pubblica dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado (con bambini dai 3 ai 13 anni). È, infatti, in questa età che i bambini assorbono maggiormente, fissando tutto nella loro memoria e mantenendolo per il resto della vita. Negli ultimi 30 anni gli insegnamenti positivi che venivano dati ai più piccoli, in gran parte dalla famiglia e dall’esempio, sono stati duramente sopraffatti da modelli negativi, spesso provenienti dai mezzi di comunicazione ma anche dalle persone più grandi.

In particolare la Fondazione Cusani Onlus, con i suoi progetti di arte e musica, si auspica di:
1) Contribuire a sviluppare capacità e sensibilità musicali che è necessario fare nella scuola per "formare il carattere morale dell'anima" (Aristotele). La musica è armonia e sviluppa i valori fondamentali della società quali il rispetto degli altri e di sé, la solidarietà e l'autostima.
2) Insegnare la musica come linguaggio primario che, al pari della lingua madre e straniera (o di ogni altra forma di linguaggio), ognuno porterà con sé come patrimonio per tutta la vita.
3) Individuare talenti e formare musicisti che possano rinverdire i fasti del passato musicale italiano. Il talento può trovarsi in chiunque e per questo va cercato in giovanissima età e la scuola è l'istituzione che da un'opportunità affinché tutti siano uguali in partenza. Poi il talento e il carattere selezioneranno i migliori.
4) Fare dell’arte un momento di gioco e di divertimento, con il quale formare i bambini lasciando al contempo libera la loro creatività. Imparare ad esprimersi utilizzando colori, tempere e pennelli, aiuta il bambino a prendere dimestichezza con il suo lato creativo. Allo stesso tempo, grazie alla condivisione degli strumenti di lavoro, si impara la cooperazione e il rispetto degli altri.
La scuola quindi rappresenta oggi l’ultimo baluardo per la formazione nei più piccoli di quei valori fondamentali del vivere civile quali il rispetto degli altri e quindi di sé, la solidarietà, la legalità, la disciplina, l’autostima e non ultimo l’armonia. Per trasmettere tutto ciò, la Fondazione Cusani ha scelto dal 2008 la musica (progetto La Musica va a Scuola) e dal 2010 anche l’arte (progetto L’Arte va a Scuola), due linguaggi universali che consentono di annullare le barriere linguistiche in un paese che sta diventando sempre più multietnico (con una presenza nella scuola anche del 30-40% di bambini stranieri). Le differenze linguistiche hanno generato spesso situazioni di bullismo che la musica e l’arte hanno saputo annullare e in alcuni casi anche capovolgere, con i bambini stranieri che sono diventati esempi positivi per gli altri; in tal senso, bisogna tener presente che il progetto di musica nasce proprio dall’esperienza de “El Sistema” che Josè Abreu ha creato in Venezuela 40 anni fa e con il quale ha portato alla musica oltre due milioni di bambini, molti dei quali nati in luoghi di violenza: i “barrios”.

Forte dei risultati raggiunti fino a questo momento, la Fondazione Cusani continua a lavorare costantemente per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, con i quali ci sia auspica di:

1) Ampliare sempre più il numero di bambini nelle scuole dove viene attuato il progetto musicale, attività che ad oggi ha permesso un insegnamento gratuito della musica a ben 2000 bambini.

2) Sviluppare il progetto musicale anche nelle altre città italiane, portando l’insegnamento della musica a circa 60-70.000 bambini.

3) Continuare ad accrescere e formare le orchestre create dalla Fondazione: le OFI – Orchestre Fratelli d’Italia, composte da tutti i bambini delle scuole di Roma che partecipano al progetto La Musica va a Scuola, e la OSI- Orchestra Sociale Italiana, formata sulla base del modello piramidale Abreu dalle sole “Prime Parti” (emerse da tutte le scuole che aderiscono al progetto musicale).

4) Creare una Scuola di alta specializzazione sul modello russo che oggi forma i più grandi concertisti e le migliori orchestre del mondo. La scuola raccoglierà i migliori talenti (provenienti dal grande bacino dei progetti musicali della Fondazione), e li aiuterà nella crescita tecnica e umana per avviarli alla carriera concertistica come solisti (violino, violoncello e fiati) e come orchestrali professionisti.